(RI)CAMBIO LA VISITA – Progetto di Casa Testori
“Il progetto di Casa Testori, (RI)CAMBIO LA VISITA, si è posto come ponte tra differenti realtà, esperienze, luoghi e persone. Pochi ma intensi incontri hanno permesso di seguire un iter chiaro e coinvolgente in cui, in una prima fase, gli occhi degli “ospiti” hanno potuto immergersi dentro un’opera d’arte di grande valore all’interno di un contesto insolito per la fruizione dell’arte, una Biblioteca. L’artista scelto per gli studenti del Liceo Artistico Caravaggio è stato Ennio Morlotti e la sua opera del titolo Collina di Imbersago (1953). L’artista contemporaneo scelto per creare un ulteriore ponte dall’arte moderna a quella contemporanea è stato Fabio Roncato che ha donato agli studenti ottimi consigli e illustrato concrete esperienze per comprendere e avvicinarsi al mondo dell’arte contemporanea. Il bisogno di esprimersi, di trasmettere un sentimento, intenzione comune sia all’artista datato che a quello vivente, sono stati oggetto di ulteriore riflessione oltre che ottimi spunti per soffermarsi su ciò che i giovani hanno bisogno di comunicare, oggi più che mai.
Con la prof.ssa e artista Eleonora Gugliotta gli studenti hanno così realizzato dei manufatti, frutto di questa riflessione. Nello specifico si è compreso che ciò che premeva e ritornava tra le possibili modalità per esprimersi era la necessità di lasciare una traccia, un segno indelebile, una impronta visibile fatta di significati importanti, di memorie, di cose dette e non dette, che avesse a che fare con i loro più profondi bisogni, istinti, esperienze e recondite emozioni. La superficie realizzata si è riempita così di scorci e profili di oggetti dalle svariate forme e significati. Tali oggetti perdevano la loro funzione, il loro significato legato alla loro forma tangibile, per diventare forme articolate, a tratti impossibili, incomprensibili, racconti dalle trame incomplete, giocose, leggere, misteriose.
Emerge così, in maniera sottile ma libera, il concetto che la parola “intimità” rappresenta per questo gruppo di ragazzi. Le parole possono raccontare tanto ma l’immaginazione ha confini infiniti, è forse in questo sfaccettato dispiegamento di possibilità che risiede il bisogno di relazionarsi tra gli individui, di cui questi “ragazzi post era pandemica” desiderano ora recuperare come non mai.
La referente di Progetto
Prof.ssa Eleonora Gugliotta”