I Mostra Immersiva LAS Caravaggio



È stato durante la recente pandemia che tutti noi abbiamo realizzato cosa e quanto le tecnologie digitali potessero offrirci nel quotidiano; nel mondo della scuola questo ha portato all’avvio della didattica a distanza, la DaD, che ha visto coinvolti milioni gli studenti e di docenti in quello che prima è stato un enorme sforzo e che dopo si è rivelato nei fatti un grande successo. E’ infatti grazie alla DaD che sono potute proseguire le lezioni, D’altra parte non è invece stato lo stesso per altre attività anch’esse fondamentali nell’esperienza scolastica, tra i quali, i viaggi d’istruzione, le uscite didattiche e, nel caso di un liceo artistico, le mostre dei lavori degli studenti.  

“Visitare l’invisibile” È il titolo che abbiamo dato alla rimodulazione di un progetto già avviato dentro il nostro liceo e che prevedeva interazioni con altre licei artistici del territorio nazionale oltre che viaggi ed incontri, per conoscere meglio tanto il territorio quanto lo scambio di interessi circa le reciproche produzioni artistiche. Con la pandemia e le conseguenti misure d’emergenza, il progetto rischiava di dover essere messo da parte e quindi ci siamo chiesti quali alternative la didattica digitale potesse offrire alla risoluzione di questo problema. Il nostro Liceo ha attivi gli indirizzi di arti figurative, architettura e ambiente, design, audiovisivo e multimediale, grafica ed è attrezzato con laboratori in grado di produrre tra l’altro modelli digitali di architettura e design. Fatte queste considerazioni e con la volontà di non interrompere il progetto avviato e consentire agli studenti di continuare a viaggiare ed allestire mostre delle loro opere abbiamo pensato di renderle digitali e far sì che fossero visitabili in luoghi virtuali. Per farlo abbiamo preferito che questi luoghi fossero ricostruzioni di luoghi che altrimenti sarebbero rimasti invisibili: perché perduti nel tempo (come ad esempio gli edifici scomparsi del passato), perché inaccessibili (si pensi agli edifici abbandonati) o anche soltanto perchè mai realizzati (come spesso è successo nella storia dell’architettura). Una selezione basata sulla ricerca di partner che ci fornissero le conoscenze ed il supporto per portare a termine la modellazione con tutte le informazioni necessarie, ha fatto sì che scegliessimo di allestire la I Esposizione in Realtà Immersiva del nostro Liceo all’interno di uno degli edifici perduti della romanità a Milano: il circo. Il circo romano era utilizzato per gare sportive, principalmente per le corse di carri, ma anche, più raramente, per giochi gladiatori. Durante la corsa dei carri, le bighe, gli atleti che li conducevano, gli aurighi, correvano attorno alla spina, un lungo basamento decorato da statue, fontane, edicole o colonne, alle cui estremità erano due elementi circolari dette metae. La gara cominciava dai cancelli di partenza (i carceres), posti sul lato breve rettilineo. Nel caso milanese tali cancelli si trovavano nelle vicinanze dell’attuale corso Magenta, come testimonia la presenza all’interno del Civico Museo Archeologico di una delle due torri poste ai margini dei carceres. Sebbene oggi la via Circo conservi la memoria del monumento ricordandolo nella toponomastica, il circo romano di Milano non esiste. Esso venne progressivamente spogliato e demolito dalla caduta dell’impero romano in avanti cosicché di esso ad oggi non rimangono che le ricostruzioni degli storici, una delle due torri e pochi frammenti di mura, ormai inglobati dagli edifici che ne hanno preso il posto. Lungo 470 metri e largo 85, quello che oggi sarebbe un enorme spazio aperto nel cuore della città rivive così attraverso un modello digitale realizzato dai nostri studenti dell’indirizzo di architettura e ambiente. Il modello è visualizzabile attraverso immagini a 360° ma soprattutto esso può essere concretamente visitato grazie ad un’applicazione per l’utilizzo di visori per la realtà immersiva. Con un visore e dei joystick è infatti possibile visitare virtualmente l’edificio e la mostra allestita al suo interno dove sono esposte opere sul tema del circo realizzate dagli studenti dell’indirizzo di arti figurative. La tecnologia utilizzata consente di potere visitare virtualmente la mostra tanto agli studenti quanto a chiunque abbia accesso ad internet: è possibile farlo utilizzando un semplice smartphone per quello che riguarda la visualizzazione di immagini a 360° ovvero con visori Meta Quest 2 per esperienze in realtà immersiva. Per chi poi non avesse dimestichezza con queste tecnologie è stato realizzato il video che si può vedere in questa pagina. Tutto ciò è stato un risultato ottenuto vista la necessità di trovare alternative al blocco delle uscite didattiche e delle mostre imposto dalla pandemia e d’altra parte esso rappresenta oggi un importante punto di partenza per lo sviluppo di questo tipo di approccio alle possibilità offerte dalle tecnologie digitali alla didattica. Visto infatti il successo di questa esperienza, nuove mostre digitali e nuovi modelli tridimensionali del nostro patrimonio culturale, sono già in fase di progettazione presso il laboratorio di realtà virtuale ed immersiva del nostro liceo e stiamo lavorando ad un programma di mostre virtuali organizzate con cadenza regolare.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi