FROTTAGE. UN DISPOSITIVO SOCIEVOLE
FROTTAGE. UN DISPOSITIVO SOCIEVOLE
Dal 25 maggio al 18 giugno gli artisti del duo Premiata Ditta (Anna Stuart Tovini e Vincenzo Chiarandà) presentano presso Assab One gli esiti del loro “dispositivo socievole”, un processo collaborativo, aperto e in parte imprevedibile, da cui hanno preso corpo una mostra e un libro.
Il portone dei palazzi. Questa soglia che è l’estremo margine dell’apparenza e dell’appartenenza individuale, il limite tra l’estraneo e il domestico, è anche il simbolo della comunicazione, il luogo dove si addensano le fantasie dei passanti.
Durante la mostra è possibile ammirare su uno schermo la documentazione fotografica e video dei ragazzi del Liceo Artistico Caravaggio delle classi 3 G e 5 E indirizzo multimediale curati dai Prof. Alessandro Laita e Patrizio Raso, presso ASSAB ONE, in Via Assab 1 (MM Cimiano). Per l’inaugurazione, i giorni e gli orari della mostra fare riferimento alla locandina allegata.
Vicino ai binari della ferrovia e lungo la Martesana, a Crescenzago, Nolo, Turro, le Rottole, percorrendo viale Monza e tutta via Padova fino a via Adriano, nell’autunno-inverno 2022 Premiata Ditta si è fatta condurre di portone in portone dalle indicazioni di Via Padova Viva e dagli spunti che ha colto dialogando con le persone conosciute attraverso il passaparola o il passaggio, fino a tessere una rete di affinità. Incrociando la Storia e le storie.
Per realizzare i frottage in mostra, Premiata Ditta ha appoggiato grandi fogli sui portoni, ricalcando sulla carta le tracce di legni, serrature o ferri battuti con delle grosse matite scure. Il risultato di questa azione sono dei disegni-impronte tridimensionali.
Grazie a questo dispositivo di immagini e parole gli abitanti hanno avuto modo di riscoprire il proprio quartiere, di restituirgli identità e affettività, ma hanno anche dialogato tra loro, scoprendo territori comuni. In un certo senso, i portoni si sono aperti…
«Questo nostro progetto non vuole offrire solo testimonianza del passato ma ha l’ambizione di fornire indicazioni per il futuro. Ci piace che nel nostro dispositivo abbiano “giocato” le forze di associazioni e singoli che dedicano una parte della loro vita alla costruzione di una convivenza migliore e anche all’opporsi a diseguaglianza, emarginazione, razzismo, gentrificazione e sfruttamento indiscriminato dell’ambiente. Ora presentiamo in mostra sedici opere inedite frutto di questo lavoro, insieme a un libro dove le voci e le storie sono raccolte in una serie di racconti associati ai disegni dei portoni.»
Il progetto è stato realizzato grazie al Comune di Milano – Municipio 2
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